martedì 18 aprile 2017

La generazione del Casatiello

Ci sono delle cose che non si possono spiegare in un giorno, in particolare le ricette culinarie della famiglia...ancor di più se tali ricette sono della nonna. Mia nonna ha una tradizione culinaria tutta sua, così come il suo linguaggio colorito fatto di parole inventate da lei. Conoscere i segreti culinari di mia nonna è davvero impossibile...Nonostante siano anni che gustiamo le sue famose polpette, le frittelle di broccoli e le sarde a beccafico, non c'è la possibilità di avere la ricetta, piuttosto si taglia le mani! Una volta, quando sono andata a vivere da sola a 30 anni ho chiesto a mia nonna come si faceva il sugo. Ecco la sua risposta datami con aria di sufficenza "Prendi la carne di quella sceltissima, tanto sedano, la carota quella del vignarolo, la cipolla fresca e la passata e un bel pò di basilico."Ed io molto perplessa "E che faccio nonna metto tutto insieme sul fuoco?" Nonna inorridita"Ma no, così ti viene uno schifo e bruci tutto! devi fare le cose a modo un pò di olio extra vergine e via discorrendo!" Molto confusa ho chiesto a mia madre come dovevo cuocere il sugo, quello per intenderci, che devi far cuocere nella pentola gigante per almeno 3/4 ore e viene bello cremoso e abbraccia i rigatoni e non li lascia più...Ovviamente il sugo di mamma è buono ma non è il sugo di nonna. perchè mia nonna la ricetta del sugo non la sa spiegare, perchè è naturale, perchè è il frutto di anni di esperienza che sgorgano dalle sue mani, e perchè è suo, è il suo sugo e di nessun altro. Mia nonna si sveglia alle cinque e si chiude in cucina per fare le polpette, e nessuna di noi sa cosa ci mette dentro...perchè noi donne della famiglia non siamo le padrone della cucina, in quanto è lei la regina indiscussa, e noi al massimo possiamo apparecchiare la tavola. E pensare che quando ero bambina nonna mi faceva arrotolare gli gnocchi sulla forchetta, e infilare le foglie di basilico nel collo lungo delle conserve di pomodoro. Quante cose avrei potuto imparare, e invece mi concentravo sullo gnocco che rotolava via con le sue righine e sulla farina che si spargeva dappertutto. Ero una bambina innocua, che non pensava che un giorno il segreto delle polpette poteva essere venduto a peso d'oro. E quindi dopo aver appreso nell'età adulta che ci sono delle cose che davvero non si possono imparare perchè le tocchiamo, ci andiamo vicino, le facciamo nostre per famigliarità ma non ci apparterranno mai...immaginate la mia sorpresa quando a Pasqua mia suocera si è mangiata il mio casatiello dicendomi che era buonissimo, da vera napoletana. Noi a casa il casatiello non sappiamo nemmeno cosa sia...quelle di mia nonna sono ricette sicule e questa buffa cimabella con le uova non è mai stata contemplata. Avere un marito di origine partenopee è una bella sfida...e sapere di aver conquistato l'impasto come se fosse passato tra le mie mani per anni e anni di sapienza impastatrice e una gran soddisfazione. Questa idea culinaria per riflettere sul fatto che non importa se non avete il segreto del sugo che tanto vi delizia il palato, perchè nella vita ci sarà sempre un casatiello da imparare a cucinare da zero che vi renderà grati delle vostre prove e dei vostri fallimenti.

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