martedì 11 aprile 2017



Nei mesi estivi della mia infanzia vivevo per tre mesi in un perfetto Harem.Non l'harem come lo intende l'occidente...ma l'Harem vero.Quello spazio della casa dove una moltitudine di donne condivide nel bene e nel male la quotidianita'...Nonna era la matriarca,ed eravamo noi bambine,e le mie zie a condividere il poco spazio della casa al mare.Non c'era privacy neanche in bagno e tutto era scandito dai ritmi della cucina di nonna,dalla spesa,le pulizie,le sgridate e le risate della sera...Se si faceva una cosa la si doveva fare tutte insieme...sbucciare i fagioli,pulire il pesce ,fare la conserva di pomodori...tutto cio'era interrotto da un momento catartico di cui nessuna parlava...ma tutte temevano e allo stesso tempo aspettavano trepidanti.Il ritorno di nonno nel week end.Tutto era diverso,nonna era frenetica e cucinava con energia,e ci sgridava,non si doveva piangere quando ci pettinavano i capelli e si doveva chiudere la porta quando si andava in bagno...perche'il nonno tornava e avrebbe portato con se quell'area di affetto e allo stesso tempo di estraneita'...perche'lui era uomo e non sapeva,non capiva,non conosceva i segreti dell'Harem!!Arrivava con le mani colme di cioccolatini a forma di elefante e con il suo buffo cappello.Per due giorni l'Harem smetteva di esistere e poi la domenica sera risorgeva trai segreti e la sorellanza di noi donne e noi bambine....non c'e'diversita'di culture...sono cresciuta in un harem come una bimba in Marocco o in Tunisia... ed e'per questo che credo che la potenza dell'energia femminile non abbia confini...

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